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Demolizioni infrastrutturali

Pontile Magona – Porto di Piombino

PROGETTO: PORTO DI PIOMBINO
SITO: PONTILE MAGONA
DATA: 2007
CLIENTE: C.M.S.A.

DESCRIZIONE:
Il cantiere è ubicato all’interno delle aree del Porto Mercantile di Piombino, presso il Pontile Magona. I lavori in oggetto
consistono nelle opere necessarie allo smontaggio dell’impalcato del Pontile Magona.
La struttura è costituita dai seguenti elementi:
– Lunghezza 109,00 m;
– Larghezza 20,00 m;
– N. 22 pile laterali di sezione trasversale 4,00 x 4,00 m;
– N. 11 pile centrali di sezione trasversale 5,50 x 4,00 m;
– N. 22 blocchi prefabbricati di dimensioni in pianta 10,00 x 10,00 m;
– Soletta superiore di completamento e collegamento gettata in opera di spessore 20 cm continua su tutta la
lunghezza.

Nell’immagine si può notare lo sviluppo longitudinale delle opere d’arte soggette alla demolizione. Il manufatto risulta essere in condizioni strutturali compromesse, in quanto l’azione prolungata nel tempo degli agenti atmosferici e del mare hanno intaccato la struttura in calcestruzzo passando in alcune zone al distacco del copriferro ed alla corrosione dei ferri lenti di armatura della soletta inferiore. A causa di questi elementi, non si può considerare portante la soletta inferiore prefabbricata. La struttura ha quindi perso parte della sua capacità portante e si considererà costituita solamente dalle travi in c.a.p. e dalla soletta superiore di ripartizione costruita in opera. Le condizioni del cantiere, la particolare tipologia delle strutture e le esigenze dell’Appaltatore, gli elaborati progettuali ricevuti, hanno di fatto contribuito alla seguente successione delle fasi operative di demolizione:

I FASE – PREDISPOSIZIONE AREA DI CANTIERE
Alla consegna del cantiere sono state approntate le necessarie strutture di cantiere nelle zone concordate con la direzione di cantiere.

II FASE – ESECUZIONE TAGLI
I lavori di demolizione sono stati iniziati con l’esecuzione di tagli con disco diamantato. Si è proceduto a tagliare le strutture dell’impalcato secondo dei tracciamenti predefiniti e così definiti:

– N. 1 taglio longitudinale in corrispondenza dell’asse di mezzeria della banchina;

– N. 10 tagli trasversali in corrispondenza dei giunti tra i blocchi prefabbricati.

I tagli in questione non influiranno sulla portata della struttura, in quanto saranno effettuati lungo i giunti tra le strutture prefabbricate, sia longitudinalmente che trasversalmente, tagliando solamente la soletta superiore e non intaccando le travi in c.a.p. Una volta effettuati i tagli con disco, si è proceduto al taglio con filo diamantato dei blocchi in calcestruzzo lungo l’allineamento centrale. Questi elementi sono stati gettati in opera a completamento del collegamento degli elementi prefabbricati; non hanno particolare rilievo strutturale durante le fasi di lavoro, in quanto il loro scopo era quello di irrigidimento della struttura contro l’azione del moto ondoso. I tagli sono stati effettuati con tracciamento a “croce”, in modo da proseguire idealmente i giunti esistenti al piano di calpestio fino al piano di appoggio sui pilastri di sostegno.

III FASE – SMONTAGGIO IMPALCATO
Lo smontaggio dell’impalcato avverrà secondo precise fasi lavorative, che si succederanno secondo la sequenza sotto descritta: – Demolizione solette laterali Inizialmente sono state demolite le solettine a sbalzo laterali, eseguita con escavatore attrezzato di pinza idraulica posizionato sull’impalcato stesso. Preventivamente alle operazioni sono stati posizionati al di sotto della soletta delle barriere atte ad impedire lo sversamento in mare del rifiuto prodotto. Sopra queste barriere sono stati posizionati dei cassoni che potranno essere sollevati e scaricati sul piano di lavoro per la pulizia dal detrito.

– Demolizione blocchi laterali Successivamente sono state demoliti i blocchi laterali di completamento in calcestruzzo gettati in opera. A differenza dei blocchi centrali questi risultano accessibili per la demolizione con escavatore attrezzati di martellone idraulico. Anche in questo caso si è proceduto propedeuticamente al posizionamento delle barriere contro la caduta del detrito in mare. – Posizionamento vie di corsa e montaggio torri Una volta ultimate le operazione di demolizione, lungo i due bordi esterni delle strutture sono state predisposte vie di corsa per le torri di sollevamento. Le torri, con travi di luce 22 m, poggiano sulle strutture predisposte ai lati senza impedimenti intermedi, in modo da avere a disposizione il lato interno per i sollevamenti. Le vie di corsa sono formate da binari posizionati su apposite travature create su misura, tali da sopportare i carichi trasmessi durante le operazioni di sollevamento dei blocchi prefabbricati. La loro caratteristica è quella di non essere una struttura unica e continua, ma vari spezzoni posizionati in modo tale da non interferire con le travi non ancora demolite. La parte di binario corrispondente alle pile di sostegno sarà rimovibile in modo da non ostacolare il sollevamento dei blocchi. Le torri vengono montate in sito conseguentemente al posizionamento dei binari. – Sollevamento e demolizione blocchi Dopo il posizionamento delle torri, si procede al sollevamento delle strutture. Si procede secondo la seguente sequenza temporale, ripetuta per ogni coppia di blocchi affiancati partendo dalla testa molo e dirigendosi verso terra:

– Imbracatura blocco;
– Demolizione spezzoni travi trasversali esterne lato testa molo con escavatore attrezzato di pinza idraulica e protezione con cassoni per caduta detriti;
– Allontanamento escavatore e sollevamento blocco;
– Traslazione delle torri verso la radice del molo fino a raggiungere il punto di calata blocco;
– Calo a terra del blocco;
– Spostamento della torre nella posizione di sollevamento; – Demolizione immediata della struttura con escavatori attrezzati di pinza idraulica e/o frantumatore;
– Pulizia molo;
– Sollevamento blocco affiancato a quello già sollevato e ripetizione della procedura;
– Spostamento della rotaia lato mare al concio successivo con autogrù da 80 tonnellate. La demolizione degli spezzoni di trave prima del sollevamento permette il movimento verso il blocco successivo (lato mare). La demolizione dei blocchi calati a terra è eseguita in velocità, in modo da permettere delle lavorazioni senza interruzione da parte della torre.

IV FASE – DEFERRIZZAZIONE DEL DETRITO CON ESCAVATORE
Successivamente alla demolizione delle strutture si è proceduto alla riduzione volumetrica primaria e deferrizzazione delle porzioni di strutture abbattute utilizzando escavatore dotato di frantumatore idraulico posizionato sul braccio. La lavorazione permette di completare le operazioni ed ottenere così la separazione del calcestruzzo dal ferro di armatura. Il ferro di armatura delle strutture in c.a. è stato compresso ed ammucchiato in “balle” dallo stesso frantumatore e così predisposto per il carico su autocarro e l’allontanamento dal cantiere. Il carico su autocarro è avvenuto tramite l’utilizzo degli escavatori stessi, con l’utilizzo della pinza idraulica o tramite gru a polpo direttamente montata sugli stessi autocarri.

V FASE – CARICO DEI DETRITI
Dopo le operazioni di deferrizzazione, uno o più escavatori dotati di benna rovescia, hanno provveduto a caricare su autocarro i detriti ottenuti per il trasporto presso centri di recupero o smaltimento autorizzati.